Sono giorni di intenso lavoro (per fortuna!); gli organizzatori stanno realizzando finalmente gli spettacoli teatrali saltati a causa della pandemia. Di conseguenza siamo impegnati nel supporto degli aspetti tecnici e organizzativi delle produzioni ospitate in alcuni teatri in cui siamo soliti lavorare.
Forse non tutti sanno che per realizzare uno spettacolo a teatro, fosse anche solo una produzione medio piccola, spesso è necessario coinvolgere un gran numero di professionalità del posto. Tutti questi lavoratori non sostituiscono quelli che si muovono con la produzione (come tecnici, sarte, truccatori ecc.) ma vanno in aggiunta a loro.
Una compagnia può richiedere l’aiuto di diverse professionalità, come per esempio una sarta, utile per aggiustare gli abiti di scena nonché per lavarli e stirarli pronti per la prossima replica; ma sicuramente gli aiuti che più spesso vengono richiesti su piazza (così si dice in gergo) sono quelli tecnici, come macchinisti ed elettricisti, e poi i facchini per la movimentazione di tutto il materiale che compone lo spettacolo. Dalla scenografia, al materiale tecnico audio e luci che normalmente va a completare quello già presente nel teatro ospite, ai costumi ed oggetti di scena.
Tutto questo materiale è ordinatamente stipato in più o meno grandi bauli che viaggiano nel camion che accompagna la compagnia in tour. Nello spettacolo la logistica è un aspetto importantissimo; si lavora in tempi molto ristretti (normalmente in un giorno bisogna essere in grado di aver terminato il montaggio di tutto ciò che serve allo spettacolo: scenografia e tecnica compresa) e tutto deve essere previsto e organizzato in modo da non perdere nemmeno un minuto, tutto deve filare liscio senza intoppi. Per questo motivo i primi ad arrivare sono i facchini a cui è affidato il compito di scaricare il mezzo della produzione e di collocare i bauli sul palco o dove indicato. A quel punto inizia il lavoro dei tecnici della compagnia, che supportati dagli aiuti richiesti “montano” l’intero spettacolo. Luci, scenografie, oggetti di scena, macchinari per effetti speciali e tutto quanto utile allo spettacolo. Questo è un lavoro che può comportare una intera giornata di lavoro di diversi tecnici a seconda della complessità della produzione.
Spesso, a questo punto, il lavoro dell’aiuto tecnico si ferma per riprendere solo una volta che lo spettacolo (e le eventuali repliche) è terminato. In alcuni casi è richiesta la presenza di uno o più aiuti, di solito macchinisti, anche durante lo spettacolo per la movimentazione delle scene.
Terminiamo questa piccola digressione sugli aiuti tecnici cercando di spiegare a grandi linee di cosa si occupano esattamente gli elettricisti e i macchinisti teatrali chiamati a coadiuvare il lavoro dei loro colleghi in tour con la compagnia. L’aiuto elettricista è il professionista che si occupa di montare tutti gli impianti relativi alle luci dello spettacolo: posiziona lampade, riflettori, fari, proiettori a fascio, teste mobili, e altre fonti luminose sulle pareti, sul soffitto, sul palcoscenico. Si occupa anche di montare e posizionare tutti quei dispositivi accessori che creano gli effetti luminosi speciali. Tra le attività che lo coinvolgono c’è anche il cablaggio che serve a collegare le luci al circuito elettrico del teatro.
Il tecnico macchinista invece, si occupa di tutto ciò che riguarda la scenografia: quindi il montaggio e lo smontaggio e l’adattamento della stessa alle diverse tipologie di palcoscenico. Conosce ed utilizza i macchinari e le strutture per la movimentazione delle scene, anche durante lo spettacolo. Il macchinista poi, è il tecnico che lavora in graticcia (la struttura a travi di legno o metallo che si trova in cima alla torre scenica vicinissima al soffitto del palcoscenico) da cui fa scendere le corde sulle quali vengono fissati gli stangoni sui quali vengono appesi i fondali e le americane alle quali si attaccano i proiettori.